“Oggi, qui a Napoli, ricominciamo da tre: non ci fermiamo - ha sottolineato Bombardieri- c’è bisogno di una mobilitazione lunga. Questa piazza è l’ennesima dimostrazione della voglia della gente di cambiare. Non abbiamo escluso lo sciopero - ha concluso Bombardieri - ma c’è bisogno di una mobilitazione lunga: abbiamo un sogno nel cuore, cambiare questo Paese. Non ci fermeremo e lo faremo insieme con Cgil e Cisl”
“Siamo tutti lì, in Emilia Romagna, con il cuore, con le azioni, con la raccolta di fondi: ora è necessario rispondere all’emergenza, poi bisognerà pensare alla programmazione e intervenire in modo strutturale prima che avvengano i disastri”. Va alle popolazioni colpite dall’alluvione il primo pensiero del Segretario generale della Uil, PierPaolo Bombardieri, che è intervenuto dal palco della manifestazione di Cgil, Cisl, Uil, svoltasi a Napoli, alla quale hanno partecipato 50mila lavoratori provenienti dalle Regioni meridionali e dal Lazio e che ha concluso, dopo Bologna e Milano, il primo ciclo della mobilitazione indetta dai tre Sindacati confederali. “Oggi, qui a Napoli, ricominciamo da tre: non ci fermiamo - ha sottolineato Bombardieri- c’è bisogno di una mobilitazione lunga. Questa piazza è l’ennesima dimostrazione della voglia della gente di cambiare. Il ministro Calderone - ha proseguito il leader della Uil - dice che ha dubbi sul fatto che la gente capisca la protesta: lo chieda alle persone che sono in piazza e che hanno viaggiato questa notte per essere qui stamattina. Quella di oggi è un’ulteriore richiesta al Governo di ascoltare e di fare scelte importanti per lavoratrici, lavoratori, pensionati, giovani. Ci sono grandi temi ai quali il Governo non ha ancora dato risposte: il lavoro, il lavoro sicuro, il recupero del potere d’acquisto, il rinnovo dei contratti, la riforma fiscale e quella delle pensioni. Sono tutte questioni sulle quali si era iniziato a discutere e poi tutto si è arenato: servono interventi strutturali. Poi ci sono le vertenze industriali e si continua a parlare di Made in Italy e di sovranismo, ma non c’è un obiettivo chiaro: al ministro Urso vogliamo ricordare che a Napoli si dice ‘chiacchiere e tabacchiere di legno, il banco di Napoli non prende in pegno’. Inoltre - ha ribadito Bombardieri - siamo nettamente contrari all’autonomia differenziata: bisogna prima ripianare le diseguaglianze e dovrebbero spiegarci anche da dove prendono le risorse per realizzare questo progetto. Non abbiamo escluso lo sciopero - ha concluso Bombardieri - ma c’è bisogno di una mobilitazione lunga: abbiamo un sogno nel cuore, cambiare questo Paese. Non ci fermeremo e lo faremo insieme con Cgil e Cisl”
Napoli, 20 maggio 2023