"La vicenda del bracciante indiano, mutilato da un incidente sul lavoro, abbandonato e lasciato morire, è raccapricciante e suscita sgomento. Una barbarie che calpesta il rispetto della vita e inabissa ogni valore di civiltà portando dietro di sé sfruttamento e disumanità". È quanto ha dichiarato il Segretario generale della Uil, PierPaolo Bombardieri.
"La piaga del caporalato, ancora una volta, mostra tutta la sua atrocità. Continuiamo a chiedere l'istituzione di una Procura speciale - ha sottolineato il leader della Uil - e la previsione, nel nostro ordinamento, del reato di omicidio sul lavoro. In materia di caporalato, inoltre, già lo scorso febbraio, in occasione di un incontro col Governo e con la Ministra del Lavoro - ha rimarcato Bombardieri - abbiamo chiesto misure più forti, per rendere più efficace ed efficiente l'applicazione dell'articolo 603-bis riguardante, in particolare, il reato di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro. Considerata la particolare rilevanza sociale del problema, una strada percorribile sarebbe quella di trasferire la competenza alle Procure distrettuali che hanno strumenti di indagine e risorse più adeguate ad affrontare il problema. Richieste - ha concluso il Segretario della Uil - su cui il Governo si era riservato di riflettere, ma che sembrano, poi, essere cadute nel vuoto".
Roma, 19 giugno 2024