Unione Regionale UILP Sardegna

L’educazione finanziaria delle donne anziane italiane

07.03.2025
educazione finanziaria 1206 x 607 px 900x453

In occasione dell’8 marzo, la Uil Pensionati ha condotto una indagine che ha coinvolto più di mille donne tra i 65 e i 75 anni, per conoscere il livello di autonomia gestionale economica e finanziaria delle donne anziane italiane. Dall’indagine emergono positività, ma anche fragilità e criticità che richiedono interventi urgenti. I dati raccolti mostrano una fotografia luci e ombre dell’educazione finanziaria e della gestione delle risorse da parte delle pensionate del nostro Paese. Secondo l’indagine, il 69,4% delle intervistate vive in un nucleo familiare composto da almeno due persone, mentre il 30,6% vive da sola. Per quanto riguarda le fonti di reddito, emerge che il 77% ha come unica entrata la pensione, il 19,2% continua a lavorare, mentre il 3,8% dichiara di non avere alcun reddito personale. Sul fronte della proprietà immobiliare, il 43% delle pensionate ha una casa intestata solo a sé, il 40,7% la possiede in comproprietà e il 16,3% vive in affitto o in un’abitazione non di proprietà. Un dato significativo riguarda l’accesso al credito: il 58,4% delle intervistate ha chiesto almeno una volta un prestito.
Spese quotidiane, bilanci, investimenti
Due aspetti positivi relativi all’indipendenza economica: il 91,2% delle donne intervistate gestisce autonomamente le spese quotidiane, mentre il 84,7% possiede un conto corrente bancario o postale personale. Anche se queste percentuali rappresentano la grande maggioranza delle intervistate, non va sottovalutato che quasi il 10% delle intervistate non gestisce in modo autonomo le spese quotidiane e il 15% non possiede un conto personale.

Solo il 64,2%, inoltre, utilizza l’home banking e il 14,3% dichiara di non essere informata sui costi del proprio conto corrente. Un dato meno positivo riguarda la gestione del bilancio familiare: solo il 59,1% tiene traccia delle entrate e delle uscite mensili. Il 40,9% non tiene un bilancio strutturato delle proprie spese. Sul fronte degli investimenti, il 53,8% dichiara di avere una qualche forma di risparmio investito, mentre il 36,8% non ha alcun investimento. Da evidenziare che solo il 45% di chi possiede risparmi dichiara di gestirli autonomamente. Oltre la metà delle donne che hanno risposto al questionario ha quindi risparmi personali gestiti da altri. Un aspetto particolarmente delicato riguarda il rischio di frodi economiche. Dall’indagine emerge che un numero significativo di donne anziane ha subito truffe finanziarie (il 14%). Spesso da sconosciuti, ma in alcuni casi anche da familiari o conoscenti. Questo dato evidenzia la necessità di una maggiore tutela e informazione per prevenire situazioni di vulnerabilità.

Educazione finanziaria: perché è fondamentale? Lo spiega Barbagallo
“Questa indagine – dichiara il Segretario generale Uil Pensionati Carmelo Barbagallo- che pure presenta alcuni dati positivi, sottolinea l’urgenza di rafforzare le competenze di educazione finanziaria tra le pensionate, perché possano avere una gestione più consapevole delle proprie risorse e difendersi da rischi e truffe. Abbiamo visto in questi anni, e questa indagine lo conferma, la diffusione tra le donne anziane di una maggior consapevolezza e autonomia. Dobbiamo continuare questo cammino, anche rafforzando l’educazione finanziaria. Dobbiamo interessarci e preoccuparci in modo particolare delle donne di età più avanzata. Queste vivono spesso sole, hanno maggiori difficoltà a gestire i propri redditi e sono maggiormente a rischio di violenza economica e raggiri. La Uil Pensionati chiede inoltre con forza misure concrete per sostenere il potere d’acquisto delle donne anziane (che hanno pensioni mediamente più basse degli uomini), garantire una maggiore sicurezza finanziaria e promuovere campagne di educazione economica specificamente rivolte a loro.”

Scarica QUI l’indagine in versione grafica.

Leggi QUI le risposte alle domande del questionario. 

CONDIVIDI SU:

Back to top