Si è conclusa nei giorni scorsi la Festa Nazionale della UIL. Abbiamo incontrato i territori, le associazioni, le istituzioni e tante altre realtà. Ma prima di tutto abbiamo ascoltato le persone, le loro storie e le loro preoccupazioni che sono anche le nostre. Abbiamo ribadito durante questi pomeriggi di dibattito che noi non ci fermiamo.
L'attuale crisi politica sta mettendo in pausa gli interventi che abbiamo richiesto nell'ultimo incontro e su cui si era aperto un confronto. Il Palazzo e le Istituzioni sono ancora troppo lontani dalle difficoltà quotidiane. E invece ci sono delle priorità che vanno messe in agenda e ci sono risposte da dare urgentemente alle persone. Precariato, riforma fiscale, pensioni, mercato del lavoro sono temi che non possono rimanere indietro. Durante la pandemia abbiamo vissuto il primo tempo della partita in cui sono le aziende ad aver beneficiato delle risorse pubbliche. Nel secondo tempo dovevamo parlare di lavoratrici e lavoratori, ma ora siamo nella pausa tra primo e secondo tempo. Noi siamo pronti a giocarci questa partita per i giovani, le lavoratrici e i lavoratori, i pensionati e per il futuro di questo Paese.