Il Segretario generale Uilp Carmelo Barbagallo oggi, 29 novembre ha concluso la manifestazione di Cagliari in occasione dello Sciopero generale indetto da Uil e Cgil. “Contesto innanzitutto austerità che anche l’Europa sta portando avanti. Così come non eravamo d’accordo prima sull’austerità, non siamo d’accordo adesso – osserva Barbagallo parlando della manovra del governo – nel nostro Paese i lavoratori e i pensionati hanno perso il potere d’acquisto e non lo recupereranno con queste manovre che sono riduttive. Bisogna fare in modo che il governo cambia idea. Noi abbiamo gente che non riesce più a curarsi, abbiamo strutture che non riescono più a portare avanti le iniziative che sono necessarie per lo sviluppo del Paese.
Siamo qui in Sardegna dove le infrastrutture sappiamo benissimo come sono. Con l’autonomia differenziata sarà ancora peggio. Noi, siciliani e sardi la conosciamo l’autonomia differenziata, l’abbiamo già e per noi non ha funzionato. Se continuiamo così la sardegna diventerà un deserto industriale. Sciopero generale: siamo qui perché potere d’acquisto di salari e pensioni continua a diminuire “Ogni volta ci dobbiamo preoccupare di quello che succederà. Per le pensioni minime ci sarà un aumento di pochi centesimi al giorno, ribadiamo il nostro no comment. Ci hanno venduto tre volte la riduzione del cuneo fiscale, quest’anno ai lavoratori non arriverà un euro in più. I pensionati pagano più del doppio delle tasse della media europea. Bisogna cambiare questa impostazione. Se i pensionati e i lavoratori non hanno potere d’acquisto il Paese va male, visto che le aziende producono il 70% per il mercato interno. Se pensionati e lavoratori non hanno le risorse per chi producono queste aziende? Salvini invece di occuparsi di infrastrutture e creare le condizioni perché il Paese vada avanti meglio, se la prende con il sindacato non ho capito per quale motivo. Certo capisco che sarebbero indisturbati se non ci fosse il sindacato, ma il sindacato per fortuna ci sarà sempre”
Siamo qui perché potere d’acquisto di salari e pensioni continua a diminuire “Ogni volta ci dobbiamo preoccupare di quello che succederà. Per le pensioni minime ci sarà un aumento di pochi centesimi al giorno, ribadiamo il nostro no comment. Ci hanno venduto tre volte la riduzione del cuneo fiscale, quest’anno ai lavoratori non arriverà un euro in più. I pensionati pagano più del doppio delle tasse della media europea. Bisogna cambiare questa impostazione. Se i pensionati e i lavoratori non hanno potere d’acquisto il Paese va male, visto che le aziende producono il 70% per il mercato interno. Se pensionati e lavoratori non hanno le risorse per chi producono queste aziende? Salvini invece di occuparsi di infrastrutture e creare le condizioni perché il Paese vada avanti meglio, se la prende con il sindacato non ho capito per quale motivo. Certo capisco che sarebbero indisturbati se non ci fosse il sindacato, ma il sindacato per fortuna ci sarà sempre”